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Bilancio approvato

Il bilancio 2023 è stato approvato dall'assemblea dei soci. Con un risultato netto positivo pari a circa 3,776 milioni di euro, Liguria Digitale si conferma in salute e in crescita, proseguendo il trend positivo degli ultimi anni. L’assemblea dei soci ha certificato i risultati dell’ultimo esercizio, che si chiude con un valore complessivo della produzione di circa 91 milioni (+5% rispetto all’anno precedente, quasi raddoppiato negli ultimi cinque anni) e un margine operativo lordo pari a circa 12,7 milioni di euro.

Aumentano rispetto allo scorso anno gli investimenti, pari a 6,9 milioni di euro, di cui circa 2,1 milioni di euro per il completamento della seconda fase e avvio della terza e ultima fase del piano strategico di investimenti infrastrutturali digitali. Cresce anche il patrimonio netto, dai 17,3 milioni dell’esercizio precedente ai 21 milioni di quest’anno.

Il 2023 è stato anche contraddistinto da una crescita sostenibile della forza lavoro (dipendenti e somministrati), da 521 a 563 (+8%).

“Anche questo bilancio si chiude con numeri più che positivi”, commenta il direttore generale Enrico Castanini, “con una posizione finanziaria netta positiva e senza indebitamenti bancari. Abbiamo anche distribuito 2 milioni di dividendi ai soci: Liguria Digitale non solo è un patrimonio strategico ma porta anche utili alla Regione. Abbiamo inoltre visto il frutto del costante lavoro sulla sicurezza delle infrastrutture digitali, per garantire sicurezza, capacità elaborativa, affidabilità e risparmio energetico, in particolare con l’adeguamento normativo e tecnologico del Data Center regionale: l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha attribuito la qualifica di QI3 all’infrastruttura di Liguria Digitale e la qualifica QC3 al servizio Cloud di tipo “IaaS”, terza azienda in Italia a raggiungere questo risultato e la prima fra le in-house. Sono livelli che ci abilitano a custodire e trattare i dati delle pubbliche amministrazioni di più alto livello di criticità, quelli “Strategici” cioè quelli riguardanti ad esempio la giustizia, la difesa e il bilancio pubblico, la cui compromissione avrebbe un impatto sulla sicurezza nazionale. Mi preme inoltre sottolineare che la crescita occupazionale dell’azienda ha ricadute specialmente sui giovani, con un’alta percentuale dell’organico femminile (oggi pari al 45%), dato particolarmente significativo per un’azienda che ricerca il più delle volte le sue risorse tra i laureati STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics)”.